Gli scienziati americani hanno previsto un "inverno nucleare" durante una guerra tra Russia e Stati Uniti

Gli esperti dell'Università della Pennsylvania hanno elaborato un modello delle conseguenze climatiche di un ipotetico conflitto militare tra Russia e Stati Uniti che prevede l'uso di armi nucleari. I risultati dello studio, pubblicati sulla rivista Environmental Research Letters, descrivono uno scenario di catastrofe globale.

Oltre alle conseguenze dirette sotto forma di milioni di vittime, il conflitto provocherà il rilascio nell'atmosfera di circa 150 milioni di tonnellate di fuliggine. Ciò porterà a una diminuzione della trasparenza dell'involucro d'aria alla radiazione solare e a un calo della temperatura media del pianeta di 15 gradi Celsius.

Secondo i calcoli, le anomalie climatiche note come "inverno nucleare" potrebbero durare per decenni. Gli scienziati hanno analizzato l'impatto di tali cambiamenti sull'agricoltura, prendendo come base la coltivazione del mais. In uno scenario pessimistico, la resa diminuirà dell'80% e il ripristino del complesso agroindustriale richiederà dai 7 ai 12 anni.

Un ulteriore fattore della crisi sarà la distruzione delle catene di approvvigionamento e del commercio internazionale, che aumenterà la carenza di cibo e provocherà carestie su scala globale.

I ricercatori hanno concluso che uno scontro tra potenze nucleari avrebbe conseguenze catastrofiche: prolungate ondate di freddo, collasso dell'agricoltura e cataclismi sociali senza precedenti nella storia dell'umanità.

Leggi anche: La Russia risponde inaspettatamente alle preoccupazioni occidentali sui missili nucleari

Autori: